di Piergiorgio Felletti
– L’Altopiano dei Sette Comuni, vasto territorio posto tra la parte settentrionale della provincia di Vicenza e la parte sudorientale della provincia autonoma di Trento, è un importante comprensorio turistico sia estivo che invernale, in cui Asiago costituisce in principale centro di attrazione.
Il comprensorio fu teatro di alcune delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale combattute sul Fronte italiano, che l’hanno trasformato in uno straordinario museo a cielo aperto in cui ripercorrere le emozioni e le storie del Primo Conflitto Mondiale.
Così, attraverso l’attuazione di un progetto che ha coinvolto la Provincia di Vicenza, l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, con la Regione Veneto e 25 Comuni del territorio, è stata realizzata l’Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine. (www.avgg.provincia.vicenza.it)
Il progetto è stato realizzato attraverso la collaborazione tra le diverse Istituzioni pubbliche di ambito provinciale e la Regione Veneto, con l’Associazione Alda, incaricata di sviluppare e promuovere questo qualificante intervento. (www.alda-europe.eu/it)
Ma, il territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni, è rinomato anche per i numerosi prodotti alimentari che lo caratterizzano ed in particolare per la produzione casearia.
Principe tra i prodotti tipici del territorio dell’altopiano è certamente il formaggio Asiago, apprezzato e conosciuto prodotto DOP, la cui produzione avviene in numerosi caseifici, oltre che nelle numerose caratteristiche malghe d’alpeggio nelle quali viene prodotto il formaggio di malga tipico, un presidio Slow Food che riguarda una forma invecchiata.
Tra le tante realtà produttive agricole, una citazione merita l’Azienda Agricola Bisele (https://agribisele.it) con sede a Roana (Vi).
Si tratta di un’azienda agricola sperimentale ed innovativa per l’agricoltura biologica di montagna, oltre che costituire un centro d’informazione ed educazione per la tutela dell’ambiente e la sostenibilità.
L’attività aziendale è incentrata in particolare nella produzione orticola, di cereali e per l’allevamento di galline ovaiole.
Per scelta, l’intera filiera è soggetta a severi controlli e certificazioni, per garantire un elevatissimo standard di qualità delle produzioni.
Il metodo di coltivazione impiegato è biologico che garantisce ai consumatori alimenti sani, che sanno emozionare ed esaltare il rispetto dell’ambiente riscoprendo i sapori della tradizione di montagna.
Molto conosciuto ed apprezzato anche il Caseificio Pennar di Asiago (www.caseificiopennar.it) che attinge il latte solo dai propri soci allevatori, titolari di aziende agricole e malghe situate sull’Altopiano dei 7 Comuni.
La caseificazione viene effettuata con metodi artigianali; tutti i formaggi a media o lunga stagionatura sono ottenuti con latte crudo e senza l’ausilio di additivi e conservanti, che consente la realizzazione di prodotti che con caratteristiche salutistiche e organolettiche superiori.
La stagionatura e l’affinatura dei formaggi avvengono su assi di abete rosso all’interno di ambienti ricavati nel sottosuolo.
Queste condizioni, abbinate al clima dell’Altopiano favorito dal giusto rapporto tra umidità e temperatura, esaltano nei formaggi aromi e sapori unici ed inconfondibili.
Sulle forme di Asiago DOP prodotte, è presente lo speciale marchio con la denominazione: “Prodotto della montagna”, in quanto tutte le fasi avvengono in montagna, dalla mungitura del latte alla stagionatura del prodotto finito.
Tra le altre specialità prodotte, da assaporare la Tosela, un formaggio fresco prodotto seguendo i segreti dell’antica tradizione, che la rendono tuttora un formaggio unico ed inimitabile, il Pennarone Pennar, il Grana Padano, il Gran Pennar di Montagna, le Caciotte di Montagna, il Formaggio Vezzena, la Ricotta, la Palle di Neve, la Crema di Formaggio Pennar, la Kasatella e lo Yogurt.
Tutta la produzione del Caseificio Pennar può essere acquistata nei tre punti vendita di Asiago, Asiago Morar e di Treschè Cesuna.
Altri prodotti tipici ed identificativi dell’Altopiano dei Sette Comuni, il miele dalla varietà di profumi, sapori, colori e consistenze, che è prodotto da decenni sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni. Le tipologie prodotte sono il Miele di Tarassaco, il Miele di Millefiori ed il Miele di alta montagna.
Tra le apicolture del territorio, una visita merita l’azienda Rigoni di Asiago che oltre a estrarre miele, è rinomata anche per la produzione di apprezzate confetture di frutta.
(www.rigonidiasiago.it)
Tipica anche la patata di Rotzo, annoverata tra le migliori patate di montagna italiane e la più antica del territorio dei Sette Comuni, che si caratterizza per un’alta percentuale di amidi che ne favorisce una lunga conservazione.
Rinomato anche lo Speck di Asiago, un salume crudo di suino leggermente affumicato, insaporito con sale, spezie, aromi naturali e stagionato per un minimo di 22 settimane. Di gusto mite, delicato ed equilibrato, caratteristico e deciso, tipico dei crudi dolci dell’area mediterranea.
A Rubbio invece è tipica la coltivazione di sedano che viene praticata già dai primi anni del ‘900 per le diverse condizioni favorevoli come la tipicità del suolo e del clima, che alterna rigidi inverni ad estati asciutte e ventilate.
Il sedano di Rubbio si differenzia per la bianchezza del gambo, per la tenera consistenza e per il sapore delicato.
Nel contesto economico e occupazionale del territorio nord vicentino, risulta determinante l’offerta didattica e formativa dell’Istituto Asiago Mario Rigoni Stern (www.istitutosuperioreasiago.it) che propone alcuni Indirizzi dedicati ai settori alberghiero ed agrario dell’Istituto Professionale, che risultano fortemente integrati con l’economia dell’Altopiano.
In particolare, l’indirizzo alberghiero consente di formare giovani professionisti qualificati in grado di corrispondere alla richiesta da parte di un numero consistente di imprese dei comparti della ricettività e della ristorazione.
Mentre l’indirizzo Made in Italy per l’Industria e l’Artigianato risulta fortemente integrato con l’economia della provincia di Vicenza, in cui si registra un’alta domanda di lavoro da parte delle imprese operanti nei settori della meccanica e della meccatronica.