venerdì 13 Dicembre 2024 - 02:50

Appennino Bolognese e Palazzo Loup, un suggestivo binomio di natura, storia, tradizioni ed ospitalità

di Piergiorgio Felletti

– L’ Appennino Bolognese è un territorio pittoresco ricco di storia, cultura e bellezze naturali, che turisti e visitatori possono esplorare fruendo tra l’altro di suggestivi percorsi escursionistici che attraversano boschi lussureggianti, mentre panorami mozzafiato si aprono su valli e montagne circostanti.  Il territorio appenninico è rinomato anche per la cucina tradizionale, che offre prelibatezze culinarie a base di ingredienti locali freschi.
I visitatori possono così deliziare il palato con specialità come i tortellini, i crescentini ed i formaggi artigianali, accompagnati dai vini tipici della zona.
Per valorizzare e promuovere questa parte di territorio appenninico, posto a cavallo tra l’Emilia-Romagna e la Toscana, nel 1998 è stato costituito Appennino Slow (www.appenninoslow.it), una società consortile che opera nel turismo lento e sostenibile.
Il Consorzio si pone l’obiettivo di avviare progetti in grado di favorire la lentezza, la sostenibilità e la responsabilità, nel rispetto per le comunità che abitano i territori.
Un impegno profuso con professionalità e valorizzando la tradizione, creando una continuità tra il passato ed il presente. Ma con uno sguardo rivolto al futuro per conservare l’ambiente intatto lasciandolo in eredità ai futuri gestori.
Immerso tra le dolci colline dell’Appennino bolognese, sorge Palazzo Loup, un gioiello architettonico che incanta con la sua maestosità e la sua storia e si erge con fierezza, dominando il paesaggio circostante con la sua immutata eleganza.
Palazzo Loup, più anticamente detto Villa della Fratte, è un’antica dimora settecentesca che sorge in località Scanello nel Comune di Loiano, lungo la strada statale della Futa. (www.palazzo-loup.it)
Fu costruito sui ruderi del Castello di Scanello di origine medioevale, all’epoca in cui questi terreni erano di proprietà di Matilde di Canossa, in seguito donati all’arcivescovo di Pisa.
Nella sua storia transitarono nobili famiglie come i Calderini, i Taruffi ed i Massa, fino alla famiglia Loup che ne detenne la proprietà fino al 1960.
Quindi, dopo un periodo di oblio, la proprietà venne acquisita dalla famiglia Baldassare che, nel 1990 iniziò i primi accurati lavori di ristrutturazione.
Il nome Loup rimane a memoria dell’illustre proprietario Luigi Loup, nobile agronomo svizzero, uomo di mentalità aperta ed innovatrice, acuto ed attivo nella vita politica del tempo, che seppe trasformare la tenuta di Scanello in un esempio di azienda agricola moderna e razionale.
Le linee raffinate della sua architettura si fondono armoniosamente con il verde rigoglioso dei boschi che lo circondano, creando un tableau che incanta gli occhi e nutre lo spirito.
Gli interni del palazzo narrano storie di nobili eventi e sontuose celebrazioni, con affreschi che adornano le pareti e arredi preziosi che evocano l’opulenza di epoche passate.
È un tesoro prezioso che continua a incantare e ispirare, preservando gelosamente la sua eredità di bellezza e nobiltà attraverso i secoli.
Ogni stanza è un’ode all’arte ed all’eleganza non ostentata, trasportando l’ospite in un viaggio nel tempo attraverso i secoli di storia che permeano ogni angolo di questo sontuoso edificio.
Ma non è solo la sua bellezza visiva a rendere Palazzo Loup un luogo unico; anche la sua atmosfera, carica di fascino e mistero, cattura l’immaginazione di chiunque vi ponga lo sguardo.
L’ hotel dispone di 49 stanze elegantemente arredate, con servizi privati, tv-color con ricezione via satellite, mini-bar, telefono diretto sia in camera che in bagno, asciugacapelli, cassaforte privata e la maggior parte di esse dispone di aria condizionata, WI-FI.
La villa, è circondata da uno straordinario parco plurisecolare in cui si trovano alcuni degli alberi più antichi dell’Emilia Romagna.
Questo ampio giardino è l’ambientazione ideale per organizzare matrimoni e feste nuziali, coffee break, pranzi di lavoro, buffet, cene di gala od anche per allestire zone di lavoro all’aperto, fruendo delle numerose aree appartate e tranquille, all’ombra di magnifici alberi secolari o anche di rustici porticati e gazebo, immersi nella tranquillità della natura circostante.
Inoltre, l’ampia disponibilità di spazi interni, con le otto sale meeting di caratteristiche e dimensioni diverse, tutte dotate di luce naturale e di ampi spazi esterni, rendono Palazzo Loup l’ambiente ideale per l’organizzazione di eventi di ogni tipo, seminari all’aperto e corsi “Outdoor” ed attività di Team Building e molto altro.
Ed un appuntamento con l’enogastronomia di qualità è assicurato dal Ristorante Le Volte, ricavato all’interno delle antiche cantine della Villa, in cui è possibile, in rapporto alla tipologia di richiesta da parte degli ospiti, apprezzare piatti con prodotti che rispettano la stagionalità degli ingredienti utilizzati.
E tra un accesso al nuovo centro benessere Bibele MedSpa, in cui è possibile fruire di numerosi servizi e trattamenti personalizzati e la possibilità di trascorrere momenti di relax ai bordi della piscina e dell’ampio solarium esterni, gratuiti per gli ospiti, in splendida posizione panoramica con vista sulle colline Bolognesi, è possibile anche andare alla scoperta di realtà del territorio circostante in cui tradizione, storia e cultura testimoniano la vivida ricchezza di un questo tratto appenninico che non delude.
Tra le migliori espressioni vitivinicole dell’appennino tosco-emiliano, è certamente da annoverare Podere Riosto che si trova a Pianoro, sulle colline poste a sud di Bologna. (www.podereriosto.it)
La qualità del vino aziendale ha origine dalle caratteristiche climatiche, geologiche ed ambientali del territorio, che consentono di ottenere vini di eccellenza con l’utilizzo delle più moderne tecnologie enologiche nel rispetto della tradizione e dell’ambiente.
Il Podere Riosto comprende 24 vigneti specialistici che per la composizione pedologica rappresentano dei Cru.
Dai vigneti che hanno un’estensione di circa 16 ettari, sono prodotte uve DOC dei Colli Bolognesi: Pignoletto, Chardonnay, Barbera, Cabernet, Merlot e Vite del Fantini.
Una menzione a parte merita la Vite dei Fantini. La vite centenaria fu scoperta da Luigi Fantini nel 1961 nel territorio di Pianoro ed è rimasta per lungo tempo abbandonata tra i rovi.
A seguito di successive pervicaci azioni di recupero del vitigno, anche per la collaborazione di esperti dell’Università di Bologna, attualmente vengono tratti due vini con uvaggi ricavati da questa antica vite: il Vecchio Riosto e lo Spumante Rosè For You, oltre ad un’esclusiva linea beauty.
E’ attivo anche un Agriturismo che offre accoglienti stanze ed appartamenti immersi nella natura incontaminata circostante.
Ed una visita merita anche l’area archeologico-naturalistica di Monte Bibele che presenta uno spaccato dell’Appennino dalla Preistoria all’epoca romana.
L’area è stata interamente riqualificata con la musealizzazione dell’abitato etrusco-celtico di Pianella di Monte Savino, la realizzazione di un Centro Servizi e la ristrutturazione dell’antico percorso di Via della Carrozza.(www.montebibele.eu).
Suggestiva anche la scoperta di un antico Mulino Mazzone, ubicato in località Piamaggio di Monghidoro.
Nell’area bolognese è stata di recente realizzata una Via dei Mulini, lunga 39 chilometri e bordeggiante il torrente Savena, di cui anche Mulino Mazzone fa parte. (https://mulinomazzone.it)
Questa via, lungo la quale si contano 29 mulini, copre quasi la distanza che separa Monghidoro da San Lazzaro.
I mulini sono stati quasi tutti ristrutturati, fruendo anche ai finanziamenti erogati dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Comunità Europea nell’ambito di specifici progetti riguardanti il recupero di aree rurali.
Il Mulino Mazzone, per la complessità del fabbricato, la varietà di macine tuttora alloggiate, per la posizione geografica ed in quanto risulta ancora funzionante, risulta essere l’opificio più interessante del Comune di Monghidoro.
Antecedente il 1785, la struttura ed i locali sono giunti ai nostri giorni quasi intatti, con
l’abitazione del mugnaio, quattro locali distinti per ciascuna macina, una stalla e fienili trasformati in tre locali affittabili.
L’acqua necessaria per il funzionamento della macina corre lungo un canale scavato e finisce in una cisterna di raccolta delimitata da pareti in muratura.
Un viaggio nell’Appennino Bolognese ed un soggiorno a Palazzo Loup promettono di vivere un’esperienza indimenticabile, in cui storia, natura, tradizioni ed enogastronomia si fondono per creare ricordi duraturi.

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