Nella Valle di Cembra, che innerva la parte orientale del Trentino con un paesaggio contrastato e segnato dal profonda fenditura scavata dal torrente Avisio, della predominante attività vitivinicola non si butta niente.
Nell’intera filiera produttiva, delle viti coltivate nei suggestivi terrazzamenti tutto viene utilizzato, dai grappoli per produrre rinomati vini tra cui Müller Thurgau, Nosiola, Cabernet e Pinot Nero, fino alle vinacce finali, da cui si traggono pregiate grappe e distillati.
Perchè la Valle di Cembra, oltre che terra di viticoltori e di cantine, è conosciuta anche come Valle dei distillatori, tra i quali, dal 1956 è stata avviata e negli anni consolidata con pazienza e conoscenza, ma anche con l’esperienza e l’introduzione di innovazioni tecnologiche, l’attività della Distilleria Pilzer.
L’azienda ha sede a Portegnac nei pressi di Faver, situati proprio nel cuore della Valle. Un luogo in cui sgorga un’acqua cristallina, elemento essenziale nella distillazione, ubicato ai piedi del monte denominato “Castion”, ritenuto sacro e spirituale dagli antichi abitanti di questo territorio.
Così, con grande perizia e intensa passione, dalle fresche vinacce, dal vino, ma anche dalla frutta e dalla purissima acqua, dal tempo ed infine, dalla distillazione, goccia dopo goccia nascono le migliori grappe, le fini e profumate acquaviti di frutta ed i più corposi e complessi distillati in grado di invecchiare per anni.
Una produzione di qualità superiore dovuta alla sapiente scelta delle materie prime, alla loro fermentazione e conservazione, fino alla distillazione, utilizzando un alambicco discontinuo a bagnomaria che la famiglia Pilzer ha riadattato, installandone nuovi componenti in grado di migliorare ulteriormente la qualità delle grappe ed acquaviti prodotte.
La diversificata produzione della Distilleria Pilzer propone, oltre alle grappe, anche diverse varietà di frutta tra cui Acquaviti di Pere Williams, di Albicocche, di Mele, di Mele Cotogne. Per la cui produzione Pilzer adotta una particolare tecnologia.
L’innovativa procedura è basata sulla preparazione a purea della frutta che, unita all’attenta fermentazione ed alla distillazione, consente di mantenere nel distillato la freschezza e la fragranza della frutta. Ed ancora, da provare sono le Acquaviti di Uva e di Vino.
Piergiorgio Felletti