A Novoli (Le), ormai è tutto pronto per il 16 gennaio quando sarà celebrato il rito della “Fòcara” che rappresenta un forte legame che unisce alla fede del popolo, il rinnovamento della tradizione pugliese, con un programma sempre qualificato e legato al presente, oltre che costituire un momento propiziatorio e di ringraziamento per il lavoro svolto nei campi per la coltivazione della vite. Un evento in programma dal 16 al 18 gennaio che nell’edizione dell’anno scorso, ha richiamato oltre duecentomila i visitatori durante i tre giorni di manifestazioni, che hanno invaso ed animato il paese.
Della Fòcara, festa popolare per eccellenza, legata ai tradizionali fuochi simbolici che in diverse parti d’Italia si accendono in occasione della festa in onore di San Antonio Abate, come evento purificatore e propiziatorio che scaccia i rigori dell’inverno e rigenera la vita, a Novoli si ha notizia già dall’anno Mille e tramandata di generazione in generazione, è diventata ogni anno più imponente. Attualmente la sua fama ed il suo richiamo, anche per la qualificata attività dell’omonima Fondazione nata alcuni anni fa e che ha istituzionalizzato la festa, ha travalicato i confini pugliesi e l’enorme falò, che raggiunge un’altezza di 25 metri per 20 di diametro, è il più grande d’Europa e del bacino dell’area del Mediterraneo.
Per la sua costruzione è necessario un mese di lavoro ed oltre 70mila fasci di tralci di vite che vengono raccolti nei campi e portati nella piazza in cui i maestri del fuoco si occupano di innalzare l’immensa pira che verrà poi data alle fiamme. La posa della prima fascina è stata effettuata dal figlio di un novolese all’estero per sottolineare il legame con i novolesi lontani ma comunque sempre vicini e partecipi al grande evento identitario per ciascun compaesano anche non residente. Inoltre, negli ultimi anni l’accensione si è arricchita di numerosi eventi collaterali che occupano i giorni precedenti, mentre l’accensione avviene sempre il 16 gennaio, vigilia della festa di Sant’Antonio Abate, rinnovando la secolare tradizione di fede e devozione dei novolesi nei confronti del loro patrono.
Quest’anno la Fòcara torna alla sua forma classica centenaria, senza installazioni, mentre nell’area circostante saranno collocati quattro alti bracieri che verranno accesi prima della processione con la statua di Sant’Antonio. Accanto ai bracieri quattro custodi del fuoco si occuperanno di mantenere il fuoco vivace.
Invece, nell’ambito di FòcaraArte, coordinata dall’artista novolese, Francesca Mele cui quest’anno è stata affidata la creazione del manifesto d’autore dedicato alla tradizione della Fòcara, l’artista Gianfranco Baruchello realizzerà oltre cinquanta bandiere che la sera del 16 gennaio saranno affidate ai ragazzi delle scuole di Novoli. Così, nel corso della manifestazione, i ragazzi, dopo aver sfilato intorno alla Fòcara, arrotoleranno le bandiere intorno alla loro asta e le infileranno tra i tralci di vite del falò. Il falò con le bandiere rappresenterà simbolicamente il fuoco che purifica e supera i confini identitari per trasformarsi messaggio di pace e legame con il territorio.
Ed ancora, tra gli eventi che animeranno la tre giorni del fuoco, il premio Fòcara Fotografia, quest’anno assegnato al fotografo iraniano, Manoocher Deghati che, dopo una vita in giro per il mondo, ha eletto la Puglia a luogo di residenza. Il Fòcara Festival ospiterà come di consueto grandi nomi del panorama musicale nazionale ed internazionale tra cui Vinicio Capossela, i Subsonica, Nneka, the Orb e tanti altri. Mentre Vittorio Sgarbi il 17 gennaio, terrà una lectio magistralis sul fuoco e Sant’Antonio Abate nell’arte. Per i camperisti interessati ad asssistere alla manifestazione, a Novoli è stata predisposta un’area camper attrezzata.
(i.c.)