Minorca è una delle isole del Mediterraneo che presenta la maggiore concentrazione per metro quadro di patrimonio archeologico. Chi decide di visitare questa isola, nota ai più soprattutto per le meravigliose spiagge, il buon cibo e la natura, rimarrà stupito di fronte all’incredibile ricchezza di reperti risalenti alla protostoria, dall’età del ferro fino all’arrivo dei romani.
Ecco allora alcuni siti archeologici dell’isola che meritano una visita.
Naveta d’es Tudons – Considerato il monumento funerario di epoca preistorica più emblematico di Minorca, la Naveta d’es Tudons è divenuto anche il più visitato dell’isola per la sua bellezza e al buono stato di conservazione. Situato ai confini di Ciutadella, il nome “naveta” deriva dalla forma di nave che la caratterizza: gli abitanti dell’isola sono soliti considerarla come una barca rovesciata con la chiglia rivolta verso il cielo. Negli anni ’60 si è realizzato il restauro. Questo monumento privato è adesso considerato un Monumento Storico-Artistico (1931) ed è inserito tra le opere candidate a sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Torralba d’en Salort – Un vero e proprio villaggio talaiotico che si è conservato nel tempo con due talaiot, una sala ipostila, i resti delle abitazioni e un’area con la taula (monolite a forma di “T”) meglio conservata di tutta l’isola di Minorca. Con la sua pianta a ferro di cavallo, Torralba d’en Salort veniva utilizzato per i rituali religiosi per favorire la fertilità dei campi, del bestiame e della gente. I reperti rinvenuti testimoniano come questo luogo fosse un centro di culto delle divinità legate alla fertilità.
Necropoli Cala Morell – La necropoli Cala Morell è uno dei luoghi di epoca preistorica più emblematici di Minorca: situato nella costa nord, ai confini con Ciutadella, consiste in grotte scavate nella roccia, alcune delle quali presentano motivi architettonici classici sulla facciata. Le prime tombe risalgono al 2000-1800 circa a.C. Dal 1985 la necropoli Cala Morell è annoverata come Bene di Interesse Culturale.
Talaiot de Trepucó e Talaiot d’en Galmés – Due tesori di epoca preistorica che si trovano sull’isola di Minorca e che aspirano alla candidatura di Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il villaggio preistorico di Trepucó è uno dei più grandi situato ad est dell’isola e un tempo fu un vero e proprio centro di potere. Conservato ancora oggi è il Santuario di Taula e l’imponente talaiot centrale con un diametro di più di 26 m e un’altezza di oltre 8 m: dal 1931 è considerato Monumento Storico Nazionale. Un’altra delle rovine più spettacolari di Minorca è il villaggio talaiotico di Torre d’en Galmés, acquistato negli anni ’70 dal Ministero della Cultura che si estende per oltre 6 ettari raggiungendo un’altezza della quale si staglia una vista ampia della terra circostante e la costa meridionale di Minorca.
(i.c.)