Se i grandi musei, i grattacieli, i teatri, l’impressionante skyline della città sono noti a tutti e nessun turista che arriva a New York per la prima volta può ignorarli, chi invece conosce già la città e desidera esplorare temi diversi troverà utile un itinerario tra storia e cronaca alla scoperta di testimonianze di grande interesse.
Un buon inizio è la visita della New York Historical Society, che si trova nell’Upper West Side, a ovest di Central Park, accanto al più famoso Museo di Storia Naturale. Fondata ad inizio ‘800, la New York Historical Society è il più antico museo della città e ospita una vasta collezione di dipinti, sculture, mobili, altri oggetti d’arte, documenti e fotografie che raccontano la storia dell’arte e della cultura americana, tra cui una spettacolare sala di vetri e lampade Tiffany.
Il museo è anche sede di mostre permanenti e temporanee che esplorano vari aspetti della città, fin dalla sua fondazione nel ‘600, quando si chiamava nuova Amsterdam.
La visita su tre piani è interessante da molti punti di vista e introduce i temi dello sviluppo e della crescita della città moderna, non trascurando aspetti controversi, come il rapporto con le diverse popolazioni indigene che abitavano Long Island e Manhattan, che appunto significa isola dalle molte coline nel linguaggio degli indiani Lenape.
L’edificio di granito in classico stile eclettico che ospita il New-York Historical Society Museum & Library risale al 1908 ed è stato completamente ristrutturato nel 2011 per migliorare spazi e accessibilità al pubblico, permettendo di organizzare una varietà di programmi e attività per bambini e adulti, tra cui visite guidate, laboratori, proiezioni di film ed eventi speciali, come festival e concerti.
Sullo stesso tema storico, dalla parte opposta di Central Park, sulla Quinta Avenue nell’Upper East Side si trova un’altra istituzione che ha cuore la storia della città e che proprio quest’anno compie un secolo di vita: è il Museo della Città di New York, in mattoni rossi con rifiniture in marmo in stile neogeorgiano e statue di Alexander Hamilton e DeWitt Clinton in nicchie nella facciata.
Vale la pena di visitarlo perché ospita interessanti collezioni permanenti che espongono 750 mila oggetti, stampe, fotografie, pitture, scultura, ricordi teatrali, accessori di moda, tessuti, mobili, documenti di archivio.
Oltre a un nutrito centro di studi e ricerche che permette di accedere a una vasta collezione di documenti, fotografie e testimonianze storiche, il museo ospita anche diverse collezioni temporanee tra cui This is New York organizzata nella ricorrenza del centenario: la visita offre un’esperienza interattiva e coinvolgente adatta a persone di tutte le età.
La principale differenza tra i due musei storici sta nel loro focus. Il primo si concentra di più sulla storia generale della città dalla sua fondazione fino ad oggi con oggetti che raccontano la storia politica, economica e culturale.
Mentre il secondo si concentra di più sulla storia umana e sociale, con oggetti che raccontano la vita quotidiana dei newyorkesi nel corso dei secoli, dalla loro immigrazione al lavoro, alle abitudini, alla cultura e all’arte.
In sintesi, uno è il museo di New York, l’altro dei newyorkesi, entrambi però ben organizzati, ricchissimi di materiali e molto interessanti.
Chi è interessato alla storia più recente della città deve però abbandonare Central Park per recarsi, anche con i mezzi pubblici utilizzando l’abbonamento settimanale della convenientissima Metro Card, nel quartiere più meridionale, la punta di Manhattan sull’Hudson River.
Da Battery Park proprio davanti a Castle Clinton, una fortificazione costruita nel 1808 per difendere la baia di New York, oggi monumento nazionale e attrazione turistica, parte infatti il ferry di Statue City Cruises, l’unico servizio di trasporto marittimo che permette di sbarcare a Ellis Island e su Liberty Island.
I biglietti per la crociera possono essere acquistati online preferibilmente con buon anticipo, oppure in giornata presso la biglietteria di Battery Park. Va fatta però molta attenzione nella scelta tra le tante crociere che permettono di ammirare dall’acqua queste due eccezionali testimonianze della storia americana.
Se si vuole scendere a terra, solo Statue City Cruises attracca alle due isolette, cominciando da quella su cui è stata costruita la Statua della Libertà, dove si può visitare il museo e, con prenotazione, salire con 215 gradini o con ascensore alla terrazza del piedestallo, da cui si gode panorama indimenticabile sulla skyline di Manhattan e sulla costa del New Jersey.
I più fortunati e invidiatissimi, che sono riusciti a prenotare per tempo i pochissimi posti a disposizione, possono anche salire su un piccolo ascensore fino alla corona del monumento che rappresenta la libertà e l’amicizia tra Francia e Stati Uniti.
La storia della statua, uno dei simboli più iconici del mondo, inizia in Francia nel 1875 su progetto dello scultore alsaziano Auguste Bartholdi con il contributo dell’ingegnere Gustave Eiffel per la struttura interna in ferro che regge la figura esterna in rame, rivestito di zinco per proteggerlo dalla corrosione.
La visita del museo spiega in dettaglio tutta la storia di questa eccezionale statua alta 93 metri, 46 metri più 47 di piedistallo, completata nel 1884: realizzata in Francia, fu poi smontata e trasportata a New York in 350 parti, completando la ricostruzione con l’inaugurazione del 1886.
Dopo la visita si riprende il ferry per sbarcare dopo pochi minuti a Ellis Island, un’isola artificiale nella baia di New York: è un luogo importante per la storia americana, dove milioni di persone hanno iniziato una nuova vita negli Stati Uniti.
Perché questo è stato il principale punto d’ingresso per gli immigrati dal 1892 al 1954. Oggi è un museo nazionale che racconta la storia dell’immigrazione americana per mezzo di una vasta collezione di artefatti, documenti, fotografie e testimonianze.
Colpisce la vastità della Great Hall, dove gli immigrati venivano ispezionati per l’ammissione negli Stati Uniti.
Molti sono naturalmente i ricordi degli immigrati italiani: come curiosità va ricordato che lavorò qui come interprete Fiorello La Guardia, figlio di emigranti con padre pugliese e madre triestina, divenuto in seguito uno dei più famosi sindaci di New York.
Un servizio veramente unico messo a disposizione dei visitatori è la ricerca nell’enorme database digitalizzato degli immigrati gestito dal National Archives and Records Administration: interrogando il database è possibile scoprire informazioni su propri antenati immigrati negli Stati Uniti.
Se vista da vicino la Statua della Libertà, il sogno americano per milioni di europei, è una emozionante immagine di felicità, ritornati con il ferry a Manhattan a pochi passi da Battery Park si incontra un’esperienza toccante e dolorosa: la visita di Ground Zero.
Due vasche a specchio completamente nere sorgono al posto di quelli che erano i basamenti delle Torri Gemelle: sono profonde 9 metri con una diagonale di 40 metri. L’acqua che zampilla, scorre silenziosamente e sparisce inghiottita dal buco nero centrale crea un’atmosfera di riflessione e raccoglimento, un’immagine veramente difficile da dimenticare.
Tutto intorno alle vasche circondate da 76 placche di bronzo sono iscritti i nomi delle 3000 vittime, di quando in quando intervallati da un fiore. Si può visitare il museo denominato Memorial 9|11, la data dell’11 settembre scritta all’americana.
In quella triste giornata del 2001 un gruppo di terroristi islamici dirottò negli Stati Uniti quattro aerei passeggeri: due di questi furono fatti schiantare contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, causando il crollo di entrambi gli edifici, uno degli eventi più tragici e devastanti nella storia americana.
Si comincia la visita scendendo sotto terra, in un ambiente cupo e opprimente, ma interessantissimo per le testimonianze di prima mano, oggetti, registrazioni, documenti, filmati, che permettono un’esperienza più approfondita degli attentati e fanno rivivere un episodio che il mondo intero non ha dimenticato.
I visitatori si muovono in silenzio tra esposizioni che raccontano gli antefatti, i drammatici momenti della caduta delle torri, le storie delle vittime, l’impegno oltre a ogni limite dei soccorritori, molti dei quali sono periti durante l’opera di salvataggio, nonché l’impatto globale degli attentati.
Gli oggetti recuperati dalle macerie, le testimonianze registrate, i film e i racconti sono veramente toccanti.
Il percorso di visita culmina con la Last Column, l’ultimo frammento in acciaio delle Torri Gemelle rimosso dal sito.
E’ un simbolo di resistenza e speranza che rappresenta la forza di una nazione unita nel ricordo di uno degli eventi più tragici della storia contemporanea.
In conclusione, New York è una città affascinante che non dorme mai e offre una varietà di esperienze uniche e la sua storia indubbiamente aiuta a capirla meglio.
Con la sua energia travolgente, la sua cultura vibrante e la sua diversità, questa metropoli è un luogo che non smette mai di sorprendere.
Info:
www.nyhistory.org
www.mcny.org
new.mta.info
www.statueofliberty.org
www.911memorial.org
di Leonardo Felician
Photo: Cynthia Beccari