Il Museo Nazionale del Bardo che ha sede a Tunisi, capitale della Tunisia, ha riaperto al pubblico nel corso del mese di settembre 2023.
L’interruzione dell’accesso alle splendide sale museali era stato determinato dalla necessità di alcuni interventi di ristrutturazione. Infatti,il periodo di chiusura ha consentito la realizzazione di nuovi spazi e saranno esposti per la prima volta dopo il loro restauro, ulteriori reperti archeologici, opere artistiche ed altresì saranno visibili suggestivi dipinti a mosaico e sculture in marmo.
Tra l’altro, il Museo del Bardo espone la più ricca collezione di mosaici romani del mondo.
Inaugurato nel maggio 1888, il Museo Nazionale del Bardo di Tunisi è annoverato tra i musei più importanti del bacino del Mediterraneo ed il secondo museo africano dopo quello del Cairo per la ricchezza della sua collezione di reperti archeologici.
La storia del palazzo che attualmente è sede del prestigioso museo tunisino, viene da lontano.
La città militare fortificata di Bardo, centro del potere Husseini dal 1705, vide l’edificazione di sontuosi edifici all’interno delle sue mura.
Quindi, il secondo sovrano Ali Pacha, della dinastia tra il 1735 e il 1756, fece edificare un primo palazzo con una monumentale scalinata d’ingresso sorvegliata da statue di leoni.
Tra il 1824 e il 1835, Hussein Bey fece realizzare il “Piccolo Palazzo Tunisino” caratterizzato dallo stile moresco andaluso.
Di seguito, nel periodo tra il 1859 e il 1864, Mhammed Bey fece costruire l’harem chiamato “Qasr Al-Badii”, caratterizzato da uno stile italianista.
Queste ultime due attigue residenze, furono abitate dalla dinastia Bey fino al 1879. Sadok Bey, responsabile della bancarotta del Regno, fu costretto a moderare il suo stile di vita ed a trasferirsi a Ksar Said dove aveva una vita molto più modesta.
www.bardomuseum.tn
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(Piergiorgio Felletti)