La Polonia è una destinazione consolidata, ma sempre sorprendente ed in continuo fermento. Con un mercato italiano che ogni anno presta sempre più attenzione (nel 2018 sono stati registrati 600 mila visitatori) a questo interessante e suggestivo Paese, per andare alla scoperta di città d’arte, natura incontaminata e cibo di qualità. E per presentare le migliori offerte e prodotti turistici oltre che conoscere le novità per il 2020, la Polonia in occasione del TTG 2019 di Rimini, ha allestito uno stand con la partecipazione, oltre che dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, rappresentato dalla direttrice, Barbara Minczewa, anche da numerosi operatori del settore che hanno suggerito e proposto ai sempre numerosi visitatori, invitanti itinerari non solo di interesse culturale, ma anche per la conoscenza di una natura rigogliosa ed incontaminata, conservata e difesa in particolare all’interno di alcuni estesi parchi nazionali, con un’attenzione anche alle tradizioni culinarie.
Fra le mete più ambite le città d’arte, con Cracovia e la sua regione, la Malopolska come punto di riferimento per il turismo incoming in quanto più ricca di siti UNESCO, di eventi culturali, monumenti. Molto apprezzati da turisti e visitatori, oltre al patrimonio culturale di Cracovia, anche lo spirito giovanile di città universitaria, le Miniere di Sale a Wieliczka e le antiche chiese in legno. La Regione della Malopolska è anche meta del turismo religioso, essendo legata a Giovanni Paolo II ed a Suor Faustina, con Cracovia e Wadowice, in cui sorge il Museo dedicato al Pontefice Santo.
Inoltre continua ad essere apprezzata come destinazione anche Varsavia. Infatti, la capitale polacca attira per la sua “freschezza” ed è una destinazione emergente, con ottime infrastrutture ricettive, una vasta offerta culturale e gastronomica, moderni musei interattivi e spazi rivitalizzati.
Ma anche la regione della Slesia, tra le destinazioni più sorprendenti in Polonia, ha prodotto progetti mirati di promozione turistica del territorio. In cui industrie, natura e cultura offrono uno spettacolo sorprendente in cui si uniscono ed esplodono in un’energia creativa che non ha eguali. È una regione particolarmente ricca di monumenti, di riserve naturali, di festival musicali e di attrazioni che rimandano alla storia peculiare di questa zona sull’Itinerario dei Monumenti della Tecnica e dell’industria. Le Antiche Miniere di Piombo, Argento e Zinco diventate recentemente il 15° sito UNESCO in Polonia, sono nella zona di Tarnowskie Gory, città sorta nel Cinquecento con un piano urbanistico medievale, reso particolare dal fatto che si erge su colline e irregolarità del terreno che ne hanno conformato l’aspetto non pienamente
regolare sia alla piazza centrale che alle vie circostanti. Quindi Katowice, il capoluogo è una delle città meglio collegate con dei voli diretti dall’Italia, ed è anche una città appartenente alla rete delle Città Creative UNESCO per la musica, con tanti festival, concerti e iniziative culturali. Nel capoluogo della Slesia il fermento musicale è intensivo e variegato, in cui è presente la migliore struttura concertistica in Polonia e soprattutto impressiona sia la quantità che la qualità di festival e concerti che abbracciano tutti i generi musicali. https://slaskie.travel
Ed ancora, merita di essere percorso l’itinerario dei Nidi d’Aquila, che si snoda per 163,9 km ed abbraccia il territorio compreso tra Cracovia e Częstochowa e deve il suo nome ai castelli ed alle rovine situati lungo il percorso sulle colline, in mezzo alle rocce calcaree del Parco Naturalistico della Jura dell’Altopiano di Cracovia-Czestochowa. Oltre ai castelli, tra i quali, di Ogrodzieniec, di Olsztyn, di Bobolice e di Mirow, si possono ammirare altre attrazioni, come antiche chiese e parchi naturalistici che rendono l’itinerario molto pittoresco.
Proprio a Częstochowa, è situato il Santuario mariano di Jasna Góra, tra i più importanti al mondo e certamente il più noto in Polonia. Conserva la famosa icona di origine bizantina della Madonna di Częstochowa, portata in Polonia nel XV secolo. La maggior parte del monastero dei Paolini, invece, nella struttura attuale, è stato costruito nel XVII secolo.
Danzica, gioiello del Baltico, quest’anno ha registrato un interesse crescente, complici anche le varie ricorrenze storiche: l’anniversario dell’inizio della II Guerra Mondiale e dei cambiamenti politici del 1989 (perché proprio a Danzica, questi cambiamenti hanno avuto il via nel 1980 con gli scioperi di Solidarnosc).
Molto apprezzati, il Parco Nazionale di Bialowieza, con l’ultima foresta vergine in Europa e che preserva la popolazione degli unici bisonti europei ed il Parco Nazionale Slowinski nella Pomerania, sul Mar Baltico, con le sue dune mobili che periodicamente scoprono relitti di foreste ancestrali.
Ed i turisti e visitatori che intendono ancora stupirsi delle bellezze della Polonia, hanno l’occasione di attraversare il deserto. Anzi due. Infatti, nella Regione della Slesia sono situati due deserti. Il più conosciuto ed il deserto più grande in Polonia, di Bledow (Pustynia Błędowska) che si estende al confine con la Regione Malopolska, Tra Bledow e Klucze, nonché tra i più grandi in Europa. Il secondo deserto di Siedlec, più piccolo, ma con dune che raggiungono l’altezza di 30 mt.
Interessante, variegata e gustosa è anche la tradizione enogastronomica polacca. Tra le regioni a più spiccata tradizione è da annoverare certamente la Slesia che può essere apprezzata e conosciuta anche in questo settore, percorrendo il suggestivo itinerario “I sapori della Slesia”, oltre che apprezzare le diverse birre regionali di qualità e spessore.
L’Itinerario Gastronomico “I Sapori della Slesia” è punteggiato da ristoranti e trattorie che servono rigorosamente le prelibatezze della cucina regionale. Le ricette tradizionali vengono rispettate e seguendo l’itinerario si possono scoprire i sapori non sono della Slesia in generale, ma anche piatti tipici che qualificano anche un solo territorio, come nella zona del Parco Naturalistico della Jura od anche dei Monti Beschidi. Da provare i kluski śląskie, gnocchi rotondi di patate e farina con un caratteristico buchetto al centro, serviti con involtini e verza rossa soffritta e condita in modo particolare; la zuppa wodzionka; l’hekele, un antipasto freddo di aringa e uova. Ma da scoprire anche i piatti meno conosciuti, tra cui gli gnocchi di Czestochowa, lo stufato di stomaci d’oca, conoglio in rosmarino o la zuppa zurek preparata secondo la tradizione cistercense. Inoltre, in Slesia vengono prodotte due tra le più famose birre polacche in assoluto, la Żywiec e la Tyskie, oltre a molte altre ottime birre artigianali. Per l’occasione, si potranno anche visitare i due corrispondentii musei, in cui vengono illustrate le tradizioni di questi noti birrifici.
(Piergiorgio Felletti)