Venezia, con due Mostre, “Tintoretto 1519 – 1594” ed “Il giovane Tintoretto” celebra l’illustre figlio e grande artista in occasione dei 500 anni dalla nascita.
Infatti, Jacopo Robusti detto il Tintoretto, il più veneziano tra gli artisti del Rinascimento, colui che più ha “segnato” Venezia con il marchio inconfondibile del suo genio, chiamato da dogi e notabili ad abbellire palazzi e chiese della città, è stato in effetti capace di stupire e impressionare intere generazioni di amanti dell’arte.
Così, dopo avere stupito i suoi contemporanei, a 500 anni dalla nascita, torna ad affascinare il pubblico in occasione delle celebrazioni che tutta Venezia gli dedica, a partire dal prossimo settembre 2018. Punto focale è l’imponente progetto espositivo che fin dal 2015 la Fondazione Musei Civici di Venezia ha sviluppato con la National Gallery of Art di Washington e che ha trovato la piena collaborazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Il risultato, a 80 anni dall’ultima mostra a lui dedicata nella città dei Dogi, è una straordinaria monografica sull’artista a Palazzo Ducale, dal 7 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 “Tintoretto 1519 – 1594” centrata sul periodo più fecondo della sua arte, dalla piena affermazione, verso metà degli anni Quaranta del Cinquecento, fino agli ultimi lavori.
Ed in in contemporanea una grande mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia “Il giovane Tintoretto”, dedicata ai capolavori del primo decennio di attività ed al contesto fecondo in cui egli avviò il suo percorso artistico.
Tintoretto 1519 – 1594 – Palazzo Ducale – Nelle magnifiche sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, il luogo che maggiormente testimonia il successo ed il predominio raggiunti da Jacopo sulla scena artistica veneziana del XVI secolo, che pure annoverava giganti e concorrenti come Tiziano e Veronese.
Per questo, Tintoretto torna protagonista di un grande progetto espositivo, voluto fortemente dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, promosso congiuntamente con la National Gallery of Art di Washington, con la collaborazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il contributo di Save Venice Inc. e il sostegno di Louis Vuitton.
A curare la mostra di Palazzo Ducale così come quella di Washington, sono gli studiosi americani, grandi conoscitori di Tintoretto, Robert Echols e Frederick Ilchman, che da anni hanno concentrato le loro ricerche sulla definizione del catalogo complessivo dell’opera di Jacopo. Proprio i più recenti studi e gli illuminanti interventi conservativi degli ultimi due decenni hanno del resto consentito un’analisi rigorosa dei dipinti e della loro cronologia: tra questi in particolare gli interventi di Save Venice Inc. che hanno permesso anche l’esame scientifico e il restauro di alcune opere del Museo Correr e delle straordinarie tele dell’Anticollegio, dell’Atrio Quadrato e della Sala degli Inquisitori di Palazzo Ducale, da ammirare finalmente nella loro compiuta forza espressiva.
L’esposizione, con 50 dipinti e 20 disegni autografi di Tintoretto, prestati dai grandi musei internazionali, unitamente ai famosi cicli realizzati per il palazzo dogale tra il 1564 ed il 1592, visibili nell’originaria collocazione, permetterà dunque di riscoprire pienamente la pittura visionaria, audace e per nulla convenzionale di Jacopo Robusti che figlio di un tintore, seppe sfidare la tradizione consolidata incarnata da Tiziano, sbalordendo e scegliendo di innovare: non solo con ardite soluzioni tecniche e stilistiche, ma anche con sperimentazioni iconografiche che segnarono un punto di svolta nella storia della pittura veneziana del Cinquecento.
Tintoretto, straordinario narratore, abile regista di azioni dipinte, colorista sofisticato, lui che usava l’intera gamma dei pigmenti disponibili nella Venezia del tempo, si rivela agli occhi degli astanti, affascinante interprete in tutti i diversi generi affrontati, da quelli religiosi, ai grandi dipinti di storia, dalla ritrattistica ai temi profani e mitologici, di cui la mostra propone illuminanti esempi per i prestiti da importanti musei di tutto il mondo e da alcune prestigiose collezioni private: dai musei di Londra – come la National Gallery da cui arriva anche L’origine della Via Lattea (1575), la Royal Collection, il Victoria and Albert Museum, la Courtauld Gallery – ma anche da Parigi, Gent, Lione, Dresda, Otterlo, Praga, Rotterdam. Dal Prado di Madrid giungono a Venezia cinque opere straordinarie, comprese Giuseppe e la moglie di Putifarre (1555 circa), Giuditta e Oloferne (1552-1555) e Il ratto di Elena (1578) di oltre tre metri di lunghezza, realizzato per la corte dei Gonzaga, di cui ora si apprezza l’estrema qualità. Susanna e i vecchioni del 1577, tra i più celebri capolavori di Jacopo, giunge dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e per gli Staatliche Museen di Berlino, si vedrà in mostra la nobiltà dello sguardo del Ritratto di Giovanni Mocenigo (1580) che, inserito in una ricca galleria di ritratti, rivela come Tintoretto, a dispetto di quanto la critica riteneva un tempo, fosse anche abile interprete della psicologia umana .
E poi importanti opere dall’America: da Chicago a New York, da Philadelphia a Washington. Emblematici e rivelatori sono i due autoritratti con cui si apre e si chiude il percorso espositivo, eseguiti uno all’inizio e l’altro alla fine della carriera di Jacopo e prestati rispettivamente dal Philadelphia Museum of Art e dal Musée du Louvre.
Tra i capolavori a soggetto sacro, spicca la qualità, rivelata dai recenti restauri, delle pale d’altare di San Marziale e dell’Ateneo Veneto che adesso appaiono tra le opere più interessanti del Maestro; così come le grandi tele degli ultimi anni, in cui risulta la mano del figlio Domenico oppure della bottega, ma che conservano intatta, nell’ideazione compositiva, tutta la visionarietà del grande Tintoretto.
Informazioni generali
Sede Venezia, Palazzo Ducale Appartamento del Doge Venezia, San Marco 1
Apertura al pubblico 7 settembre 2018 / 6 gennaio 2019; Orario fino al 31.10.2018 8.30 – 19 (ultimo ingresso alle 18) dal 1.11.2018 al 06.01.2019 8.30 – 17.30 (ingresso consentito fino alle 16.30).
Venezia, Gallerie dell’Accademia, Campo della Carità, 1050
Orari – Lunedì: 8.15 – 14.00, (chiusura biglietteria alle 13.00); martedì – domenica: 8.15 – 19.15, (chiusura biglietteria alle 18.15), chiusura 25 dicembre e 1 gennaio 2019.
www.mostratintoretto.it
www.fmcvenezia.it
www.palazzoducale.visitmuve.it
www.gallerieaccademia.it
(pg.f.)