Gli alberghi intorno agli aeroporti costituiscono una categoria a sè stante e calamitano un traffico di viaggiatori, individuali od anche di gruppo, spesso frettolosi e poco interessati ai dettagli. Per questa ragione sono spesso alberghi un po’ anonimi e che non fidelizzano i clienti. A soli quattro chilometri dall’aeroporto internazionale di Venezia, il quarto d’Italia per traffico passeggeri con molto voli diretti per l’Europa, ma anche intercontinentali, l’Hotel Antony, situato a Mestre-Campalto (Ve) fa eccezione per molte ragioni: innanzitutto l’investimento imponente effettuato proprio quest’anno 2018 per rinnovare la struttura, inaugurata 28 anni fa e qualificarla in senso ecologico con il completo rifacimento della copertura esterna ottenuta con l’uso del Parklex, una speciale varietà di legno canadese.
Poi la passione ed il senso di ospitalità di tutto il personale, che mediamente lavora qui da molto anni. E ancora: la disponibilità di un ampio parcheggio e di un servizio navetta, comodo sia per chi deve volare, sia per chi vuol visitare Venezia, che dista soltanto sette chilometri; la qualità della ristorazione con un menù variato con la stagionalità una volta al mese; il servizio bar aperto dalle 17 alle 23, in cui è possibile prendere una pausa gustando uno spritz mentre si assaggiano i gustosi cicchetti veneziani.
La direttrice Anna Mazzolin, sempre presente ed operativa per supportare il team nella gestione di questo hotel da 114 camere che richiede impegno soprattutto nel momento dell’arrivo oppure della partenza di grandi gruppi legati alle crociere od anche alla visita del capoluogo lagunare, vanta una lunga esperienza nel campo dell’ospitalità alberghiera. Negli anni ha visto crescere nella zona di Campalto e di Tessera in prossimità dell’aeroporto Marco Polo molte altre strutture venute dopo l’Antony, nonché di recente un numero crescente di B&B oppure affittacamere legati ai circuiti di prenotazioni internazionali su internet. La Direttrice mette però in luce che spesso non si rivolgono alla stessa fascia di clientela: l’atmosfera ed i servizi dell’albergo permettono di lavorare tutto l’anno con un’alta percentuale di occupazione che cala soltanto a novembre, periodo notoriamente poco attraente per il turismo a Venezia.
(Leonardo Felician)