Palazzo Albergati è un imponente palazzo rinascimentale situato in via Saragozza nel centro di Bologna, costruito a partire dal 1519 ed attribuito a Baldassarre Peruzzi od a Domenico da Varignana. Dopo la scomparsa della famiglia Albergati nel XIX secolo, il palazzo fu diviso in vari appartamenti; nel 2008 un incendio ne ha danneggiato gravemente la struttura e dopo lunghi restauri è stato riaperto nel 2014 per essere adibito a sede di mostre ed esposizioni d’arte.
Nello storico palazzo si può visitare una importante mostra organizzata da Arthemisia, un’azienda di Roma leader nella produzione, organizzazione e allestimento di esposizioni d’arte a livello nazionale. Che al proprio attivo può vantare l’allestimento di oltre 700 mostre, con 50 mila opere esposte e 60 milioni di visitatori in 20 anni.
In occasione del novantesimo anniversario della morte a Parigi nel 1931 di Giovanni Boldini, Arthemisia ne ha organizzato a Bologna una mostra antologica.
Un’esposizione tutta dedicata all’opera di questo pittore ferrarese attivo tra fine ‘800 e inizio ‘900 con oltre 90 opere, per la maggior parte provenienti da collezioni private.
“Giovanni Boldini, lo sguardo nell’anima” è il titolo della mostra che si incentra sulla rappresentazione del fascino femminile nei salotti della Belle Époque parigina tra abiti sontuosi e fruscianti, musica, lusso, arte e bistrot.
La capacità per cui Boldini fu apprezzato in Italia ed all’estero fin dagli esordi, al punto da divenire un ritrattista estremamente celebre e richiesto dall’élite dell’epoca, era il suo saper esaltare con unicità la bellezza femminile e svelare l’anima più intima e misteriosa delle più eleganti e fascinose protagoniste dell’epoca.
Le atmosfere rarefatte di anni straordinari e di una società in piena crescita sociale e civile, vengono ricostruite tramite un registro narrativo cronologico e tematico al tempo stesso, che inquadrano i capolavori di Boldini nell’evoluzione dei tempi, confrontando anche alcuni lavori di pittori a lui contemporanei come, tra gli altri, V. Corcos, F. Zandomeneghi, G. L. De Jonghe, P. Massani, G. Esposito ed altri.
Fa da copertina alla mostra il notevole ritratto di Mademoiselle De Nemidoff del 1908, che ricorda peraltro nella posa e nel colore il famoso ritratto di donna Franca Florio. Ma le signore del bel mondo ritratte, le sue “divine” come usava chiamarle il pittore, sono tutte protagoniste d’eccezione di quadri in cui sembra davvero che Boldini abbia letto nel pensiero e nell’anima dei soggetti ritratti.
Il commento preciso e l’audioguida sempre inclusa, aiutano il visitatore a cogliere gli aspetti dell’evoluzione dell’epoca e dell’opera di un pittore che, per chi non lo conosce ancora, non sarà facile dimenticare.
La mostra, visitabile fino al 13 marzo 2022, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 e la biglietteria come d’uso chiude un’ora prima.
Leonardo Felician
Fotoservizio di Cynthia Beccari