In provincia di Ferrara, il millenario complesso monasteriale benedettino di Pomposa, propone l’appuntamento con la Rievocazione Storica ambientata nella sua suggestiva cornice.
L’Abbazia di Pomposa, situata all’interno del Parco del Delta del Po, ne costituisce una componente storico-architettonica e religiosa di grande valenza. Tra le vicende che ne caratterizzarono gli oltre mille anni di presenza, potere ed attività, l’Abbazia pomposiana fu protagonista, nell’anno 1001, di una vicenda che ne segnò profondamente e per sempre la sua condizione. Infatti, in quell’anno, il Monastero benedettino, che era costruito su di un Insula Pomposiana, circondata dalle acque salmastre del Delta del Po, ospitò in visita l’imperatore tedesco Ottone III° che, dapprima la tolse dall’influenza dell’Abbazia di Salvatore di Pavia, affidandola all’Arcivescovo di Ravenna, per dichiararla negli anni successivi, indipendente ed autonoma da qualunque potere che non fosse quello imperiale.
Così, da quel lontano ma determinante periodo medioevale, Pomposa potè fregiarsi del titolo di “Abbazia Imperiale”, una condizione che contribuì grandemente alla sua crescita ed influenza spirituale, culturale e materiale, facendone luogo di attrazione per numerosi grandi personaggi che segnarono e tuttora segnano la storia non solo dell’Abbazia. Infatti, le mura ed il chiostro, videro passare San Guido che ne divenne abate nel 1008 e per 38 anni, le cui spoglie sono venerate sia all’interno della chiesa abbaziale che nella città tedesca di Speyer. Ed ancora, Guido d’Arezzo, monaco pomposiano che inventò le note musicali, il teologo e grande riformatore, San Pier Damiani ed anche Dante Alighieri, nel 1321, durante il viaggio di ritorno da Venezia a Ravenna.
Così, la XV^edizione della ‘Pomposia Imperialis Abbatia’, nella tre giorni in programma, offre venerdì 2 (20,15-23), sabato 3 (ore 17,30-23) con inaugurazione ufficiale alle 19,45 e domenica 4 giugno 2017 (ore 10-23), un’imperdibile occasione di svago, cultura ed appuntamenti enogastronomici, in un’ambientazione medievale che ricostruisce contesti, tradizioni e costumi d’epoca.
Mentre l’immagine simbolo dell’edizione 2017, tratta da un quadro dipinto dall’artista codigorese, Giorgio Perelli, ritrae una pergamena redatta nel 1317 che riporta accuratamente tutte le 49 chiese ed i monasteri, distribuiti in 18 diocesi su di un vasto territorio che si estendeva nell’Italia centro-settentrionale, a testimonianza dell’influenza economica e del potere, oltre che religioso e culturale, che il monastero benedettino esercitò nel corso di un periodo di circa sette secoli.
Il ricco programma prevede gare di sbandieratori, tornei di arcieri, combattimenti di armigeri, spettacoli di fuochi e cortei storici, scene di vita medievale nei borghi e giochi d’epoca per i più piccoli, mercati medievali allestiti lungo le vie delle Erbe e delle Arti. Sarà inoltre possibile visitare il campanile della millenaria abbazia, anche in notturna, a seguito della collaborazione con l’Associazione Pomposa Eventi.
Numerosi i gruppi coinvolti nelle diverse attività, da quello teatrale del ‘Gad – Amici del Teatro’ di Codigoro a quello della scuola di musica Silmaryllon di Codigoro, che proporrà la mattina (5,15) di domenica 4 giugno, un concerto all’alba.
L’organizzazione è a cura del Comune di Codigoro, con la Pro Loco Codigoro ed il Polo Museale Emilia Romagna.
Per il pubblico, a disposizione gli Infopoint di Iat Abbazia di Pomposa, antistante la chiesa abbaziale e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Codigoro.
(Piergiorgio Felletti)