Nell’ambito di Erice Estate 2024, il suggestivo borgo medievale di Erice (Tp) ospiterà la 28ª edizione del Festival Internazionale di Musica Antica.
Il cartellone di eventi organizzato dal Comune in collaborazione con associazioni e istituzioni del territorio, sarà proposto dal 20 luglio al 7 settembre 2024.
Due mesi di concerti, spettacoli e performance che abbracciano sette secoli di storia musicale, dal Medioevo al Barocco, passando per un confronto anche con il jazz e la musica contemporanea.
Il festival è organizzato dall’Associazione Mema-Mediterranean Music Association, con il patrocinio del Comune di Erice e della Regione Siciliana-Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo.
Inoltre, la manifestazione gode del patrocinio dell’Istituto di Cultura Italo Tedesco (ICIT) e del Goethe Institut.
Da sfondo alle singole manifestazioni in cartellone saranno i suggestivi luoghi storici come il Chiostro dell’Istituto Wigner San Francesco della Fondazione Ettore Majorana, la Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Teatro Gebel Hamed ed il Cortile di Palazzo Sales.
Con ambientazioni ed animazioni realizzate dalla Societas Draconistrarum, con costumi e riproduzioni di armi d’epoca.
Ricco e variegato il programma, che vedrà avvicendarsi artisti e Ensemble di fama internazionale.
Il Festival di Musica Antica di Erice è stato aperto con i concerti dell’Ensemble Medievales Aetnei il 20 e il 21 luglio, per vivere le sonorità dell’Europa medievale attraverso strumenti come la viella, la ribeca e il salterio.
Quindi, il 25 luglio, l’Ensemble Micrologus, rinomato gruppo italiano proporrà un repertorio di musica medievale e rinascimentale con una formazione che include voci, arpa, flauti, cornamusa, liuto, viella e percussioni.
Il 26 luglio, il Festival proporrà “Terre“, un progetto che unisce musica antica e contemporanea, con la voce di Patrizia Bovi ed il pianoforte di Ramberto Ciammarughi, noto pianista jazz italiano, creando un ponte sonoro tra passato e presente.
Il 28 luglio, in scena “Io la musica son”, che offrirà un’immersione nei tesori vocali e strumentali italo-tedeschi dell’inizio del Seicento, celebrando la ricca tradizione musicale dell’epoca.
Mentre il 30 luglio sarà proposto un focus speciale sulle composizioni di J.S.Bach e dei suoi contemporanei con la viola di Clara Belladone.
Dal 1º al 3 agosto, l’Ensemble La Rossignol presenterà tre spettacoli dedicati alle danze e alle arie dal XV al XVII secolo.
Quindi, il 4 agosto sarà la volta del “Monteverdi Blues“, una reinterpretazione dell’Arianna Art Ensemble con Gianni Gebbia, che fonde canzoni, ciaccone e passacaglie di Monteverdi eseguite con strumenti d’epoca e improvvisazioni jazz.
Il 18 agosto, “Orpheus Britannicus” sarà una rappresentazione scenica che esplora la tradizione musicale britannica del XVII secolo,
Di grande impatto sarà “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” il 24 agosto; la celebre opera di Monteverdi sarà presentata in una versione unica.
Venerdì 30 agosto con “Madonna, per voi ardo“, eseguito dall’Ensemble La Morra, sidarà spazio alle frottole rinascimentali, un genere musicale fiorito in Italia tra il XV e il XVI secolo.
Il 31 agosto, il MiniM Ensemble Medievale consentirà agli spettatori di effettuare un tuffo nelle sonorità medievali.
La rassegna prosegue il 1º settembre con “Qué dulcemente suena…“: Theresia Bothe e Raimondo Mantione daranno vita a un programma che esplora le sfumature dell’amore e della passione attraverso le opere di compositori del XVII secolo.
Il 4 settembre, il concerto intitolato “Buxtehude e Bach” presenterà le triosonate di Dietrich Buxtehude, mettendo in luce il contrasto tra il “Contrapunctus Luxurians” e lo “Stylus Phantasticus” del compositore tedesco.
Tutti i concerti avranno inizio alle 21.00. I biglietti sono disponibili online od anche presso le sedi degli eventi. Per info e prenotazioni: www.memassociation.org.
Il festival si concluderà il 7 settembre, con la “Cena Musicale Barocca” un felice connubio tra l’eleganza della musica d’epoca e la delizia gastronomica ispirata ai sapori del XVII secolo. L’ ambientazione è a cura di Danilo Coppola.
Passeggiare per Erice, tra uno spettacolo e l’altro, è possibile anche apprezzare un rinomato artigianato artistico in particolare di ceramica e tappeti.
Ma irresistibili sono anche alcuni dolci tipici locali come i bocconcini di Erice, fatti di pasta reale con l’anima di marmellata di cedro al liquore ed l mustazzoli, antichi biscotti scanalati all’aroma di cannella e chiodi di garofano, fatti dalle suore nell’ex convento di clausura di San Carlo.
(Piergiorgio Felletti)